Il setto nasale deviato rappresenta uno dei disturbi più fastidiosi, anche per le possibili complicanze che può comportare.

Disagio comune a molte persone, è bene non sottovalutarlo, poiché la sua presenza determina, nella maggior parte dei casi, tutto un insieme di malesseri che possono abbassare la qualità della propria vita.

Ma vediamo di andare nel dettaglio e capire qualcosa in più di questa disfunzione.

Setto nasale deviato: cos’è, come si manifesta e le cause

Il setto nasale è quella parete osteo-cartilaginea che separa le due cavità nasali la cui funzione è la regolazione del flusso d’aria, inspirata ed espirata, oltre ad agevolarne il filtraggio, l’umidificazione e il riscaldamento e, normalmente, è verticale e simmetrico.

Tuttavia, in alcune persone può presentarsi spostato dalla sua posizione centrale: in questo caso si parla di setto nasale deviato.

Questa malformazione può essere congenita (presente fin dalla nascita) oppure acquisita per cause esterne che possono alterarne la posizione corretta, come traumi fisici aventi come oggetto il volto, oltre all’invecchiamento, a formazioni tumorali che generano pressione su una delle pareti provocandone lo spostamento e disturbi di origine genetica a carico del tessuto connettivale come la sindrome di Marfan o di Ehlers-Danlos.

Sintomi e complicazioni del setto nasale deviato

Chi soffre di setto nasale deviato può avere tutta una serie di disturbi di differente gravità, a seconda del livello raggiunto dalla malformazione e i cui sintomi più comuni sono:

  • occlusione nasale: è la sensazione continua di naso chiuso, che deriva dalla minore dimensione del canale della narice soggetta allo spostamento. Può essere unilaterale (se interessa una sola narice) o bilaterale (quando le colpisce entrambe) e, interferendo con la respirazione e il sonno, intacca la qualità della vita;
  • epistassi: è il sanguinamento dal naso, che può essere innescato da eventi come traumi, allergie e infiammazioni, i quali causano la rottura dei fragili capillari delle mucose;
  • infezioni: la presenza di una deviazione del setto nasale può favorire l’annidamento di organismi patogeni quali virus, batteri o funghi nel naso, cosa che può provocare l’insorgere di affezioni come la rinite o la sinusite, che si manifestano con secrezioni purulente, mal di testa, dolore al volto, stati febbrili e attenuazione del senso dell’odorato;
  • apnee notturne: si verificano quando la normale respirazione viene interrotta durante il sonno e possono essere causate o aggravate dal setto nasale deviato, in quanto tale patologia diminuisce la quantità d’aria inspirata, provocando il tipico russare, sonnolenza diurna e vari disturbi a carico del sistema cardiovascolare;
  • mal di testa: la deviazione del setto nasale può essere la causa dell’insorgere o del complicarsi della cefalea, sia essa emicranica, tensiva o mista, sia derivante da stress, infezioni, allergie o alterazioni vascolari, anche accompagnata da sintomi aggiuntivi come nausea, vomito, foto o fonofobia.

Inoltre, possono sorgere complicanze come la xerostomia, o sindrome della bocca secca, e il sonno disturbato, con tutto ciò che questo comporta dal punto di vista fisiologico (difficoltà di concentrazione, spossatezza, pigrizia).

Deviazione del setto nasale: diagnosi e trattamento

La diagnosi del setto nasale deviato viene effettuata con un approccio incrementale, partendo da un’ispezione visiva molto approfondita basata sull’anamnesi del paziente e sui sintomi attuali, impiegando uno speculum e una fonte luminosa intensa, passando poi, se il professionista lo dovesse ritenere necessario, all’endoscopia, durante la quale viene inserita all’interno delle narici una sonda ottica che permette di visionare attentamente su uno schermo le condizioni del setto per valutarne le condizioni e decidere la strategia di intervento adeguata.

Un altro strumento diagnostico può essere, anche se in rari casi, la tomografia computerizzata dell’area del volto, per mettere in risalto i dettagli della struttura ossea.

Per il trattamento del setto nasale deviato, i pazienti possono scegliere, considerando la gravità della condizione e il consiglio del medico, per un approccio:

  • non invasivo: in questo caso verranno trattati i sintomi della deviazione, senza occuparsi della risoluzione del problema. Per fare questo, si assumeranno con particolare attenzione, poiché possono causare effetti collaterali come sonnolenza e ipertensione, farmaci decongestionanti, antistaminici, corticosteroidi o antibiotici;
  • invasivo: è l’intervento chirurgico denominato settoplastica, mediante il quale verrà eliminata la deviazione del setto nasale, rimuovendo o riposizionando le parti che causano l’anomalia; l’operazione, a seconda delle necessità e delle specifiche del paziente, può essere effettuata in anestesia totale o locale, ambulatorialmente o durante il ricovero.

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