La geriatria è un ramo delle scienze mediche che studia le patologie dell’età senile con l’obiettivo di ritardare il fisiologico processo di invecchiamento funzionale e mentale dell’anziano affinché possa conservare l’autosufficienza.
Il termine geriatria, derivante dal greco gero, cioè "vecchio, anziano", e -iatria, ossia "cura", è stato coniato oltre un secolo fa dal medico viennese Ignatz Leo Nascher, sostenitore della necessità di trattare le malattie legate all’invecchiamento con un approccio specialistico, come era già stato fatto per la pediatria.
I principi della moderna medicina geriatrica furono successivamente sviluppati negli anni Trenta del secolo scorso da un chirurgo donna, Marjory Warren, considerata una pioniera di questa disciplina.
Cosa fa il geriatra?
Il medico specializzato nella cura delle patologie tipiche della terza età è noto come geriatra. Il suo ruolo è estremamente complesso in quanto i quadri clinici analizzati sono caratterizzati dalla presenza di una o più malattie predominanti, per lo più croniche, affiancate da altri problemi concomitanti.
Per individuare e curare le malattie dell’anziano, il geriatra effettua una Valutazione Multidimensionale Geriatrica (VMDG), attraverso la quale rileva i problemi del paziente prendendo in considerazione molteplici aspetti della sua vita. In sostanza, egli indaga non solo lo stato fisico e cognitivo del soggetto di età avanzata, ma anche il suo profilo emotivo e la rete sociale.
Sulla base della valutazione condotta, il geriatra, spesso in collaborazione con altri specialisti (fisioterapisti, infermieri, OSS, nutrizionisti, ortopedici, psichiatri, ecc.), definisce il piano di cura più adatto per il paziente.
Geriatria: quali sono le malattie più comuni?
Le persone anziane versano di solito in condizioni di grande fragilità per motivi legati all’invecchiamento, alle malattie intercorrenti e alla disabilità. Ciò premesso, le malattie più comuni nella popolazione anziana sono:
- artrosi e artrite
- diabete mellito
- osteoporosi
- depressione
- malattie neuro-degenerative (malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson)
- ipertensione arteriosa
- malattie polmonari
- ipertrofia prostatica
- malattie dell’apparato cardiovascolare
Non bisogna però dimenticare che a queste condizioni si sovrappongono ulteriori aspetti che concorrono a identificare un anziano come fragile, quali, ad esempio, i deficit cognitivi, la malnutrizione, l’insonnia, le difficoltà deambulatorie, il rischio di cadute, l’incontinenza ma anche situazioni di povertà o solitudine.
In linea generale, è consigliabile sottoporsi per la prima volta ad una visita geriatrica intorno ai 75 anni di età. Tuttavia, diventa molto importante anticipare l’appuntamento con il geriatra a 65 anni se sono presenti condizioni morbose o malattie acute o croniche.
In che cosa consiste la visita geriatrica?
La visita geriatrica serve a valutare le condizioni di salute del paziente e indicare le terapie più adatte. Dopo i 65 anni di età, sottoporsi a questa visita può essere di vitale importanza poiché consente di individuare dei sintomi magari trascurati di malattie anche gravi e prevenire un numero consistente di patologie.
La visita, che dura all’incirca 40 minuti, prevede l’esecuzione di un’approfondita anamnesi in cui lo specialista raccoglie dalla voce diretta del paziente o dai suoi familiari i dati anamnestici attinenti agli eventi patologici passati e ai disturbi per cui l’anziano consulta il medico.
Successivamente, il geriatra esamina la documentazione sanitaria del soggetto e controlla le terapie in atto. Inoltre, per delineare un quadro completo delle condizioni di salute del paziente, egli acquisisce informazioni riguardanti il contesto sociale in cui vive la persona anziana e indaga la presenza di alcuni elementi fisici e psicologici che possono essere indice di fragilità, quali debolezza, inappetenza, perdita della memoria, disturbi del sonno, basso livello di attività o turbe di natura psichica.
Segue una visita clinica completa dei vari organi e apparati (auscultazione, palpazione, ecc.) e, laddove necessario, vengono effettuati dei test che aiutano a valutare le performance motorie e cognitive del paziente o a individuare la presenza di disturbi dell’umore.
Sulla base di quanto emerso, il geriatra formula una diagnosi e imposta la strategia terapeutica e assistenziale più appropriata, che può includere consigli riguardanti lo stile di vita o eventuali interventi di riabilitazione motoria. Se necessario, il medico geriatra chiederà al paziente di sottoporsi ad ulteriori accertamenti specialistici a seconda del sospetto diagnostico.
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