Chirurgia dermatologica: il trattamento chirurgico delle patologie della pelle

In cosa consiste e quando serve la chirurgia dermatologica.

La chirurgia dermatologica, anche chiamata con il nome dermochirurgia, è una branca della dermatologia che si occupa del trattamento chirurgico delle malattie della pelle. Può avere sia fine estetico che scopo oncologico e interessa tutti quegli interventi eseguiti ambulatorialmente con anestesia locale.

Le operazioni di chirurgia dermatologica consistono nella rimozione della lesione tramite bisturi e nella conseguente ricostruzione del danno cutaneo che può avvenire sia mediante sutura (parliamo in questo caso di chirurgia di prima intenzione) e quindi per mezzo di tecniche proprie della chirurgia plastica ricostruttiva, oppure attraverso l’uso di particolari medicazioni (chirurgia per seconda intenzione).

La dermochirurgia comprende tuttavia una gamma molto vasta di tecniche di lavoro, che non si fermano alla sutura e alla medicazione, ma che coinvolgono anche l’asportazione tangenziale o shaving, il laser, il curettage o grattamento, la diatermocoagulazione e la crioterapia, una particolare procedura che comporta l’utilizzo di azoto liquido.

Le applicazioni della chirurgia dermatologica sono molte: dalle neoformazioni cutanee e sottocutanee ai fibromi, dalle più comuni verruche e cisti ai lipomi, ma anche angiomi, molluschi contagiosi e cheratosi.

Lesioni cutanee benigne, maligne e correzione delle cicatrici

La maggior parte degli interventi di chirurgia dermatologica riguarda le lesioni cutanee benigne, spesso trascurate a lungo dai pazienti.

Specialmente le lesioni sottocutanee vengono difatti prese spesso alla leggera e cominciano a destare preoccupazione solo quando iniziano ad essere maggiormente visibili. Fra queste troviamo per esempio i lipomi, le cisti sebacee, i fibromi e anche i nei, che molto frequentemente richiedono solo un piccolo intervento di laser CO2 per essere rimossi in modo del tutto indolore, lasciando l’area completamente sgombra di segni e cicatrici.

Esistono tuttavia anche lesioni benigne che richiedono l’anestetizzazione locale e piccoli interventi della durata di circa 30 minuti.

Oltre alle lesioni benigne, vi sono anche molte tipologie di lesioni maligne che purtroppo si presentano con la stessa frequenza di quelle innocue. È fondamentale diagnosticarle per tempo e trattarle immediatamente prima che progrediscano, ecco che quindi è molto importante rivolgersi a specialisti del settore ed effettuare un’analisi precisa e una diagnosi effettiva della possibile evoluzione del problema, programmando quindi la tipologia di intervento più efficace.

Spesso l’asportazione di lesioni maligne può portare a conseguenze cicatriziali, anche se minime. Le cicatrici possono rappresentare nel paziente una causa di disagio: in questo caso, la chirurgia dermatologica avrà lo scopo di identificare le cause di tale inestetismo e portare alla migliore cura o all’intervento più idoneo, così da ripristinare il normale aspetto epidermico. Esistono numerose tipologie di trattamenti per cicatrici: la chirurgia dermatologica ha infatti nel corso degli anni sviluppato metodiche sempre più avanzate e per niente invasive che permettono attraverso trattamenti topici o con l’utilizzo di laser ablativo, o addirittura mediante interventi chirurgici di revisione, di asportare la cicatrice o ridurne le dimensioni drasticamente, rendendola più sottile e quindi meno visibile.

 

Prenota una visita o richiedi maggiori informazioni