Che cos’è la peniscopia?

La peniscopia è un esame di diagnostica utile per poter effettuare uno screening di eventuali lesioni all’apparato genitale maschile.

Si tratta di una procedura medica che, in quanto tale, deve essere eseguita da uno specialista, un urologo o un dermatologo, mediante un particolare strumento chiamato colposcopio.

La peniscopia viene prescritta ed effettuata soprattutto quando si sospetta possa essere presente nel paziente un’infezione da HPV e/o per altre malattie ad essa collegata.

A cosa serve la peniscopia

La peniscopia, come detto nel paragrafo precedente, è un esame di diagnostica: la sua utilità è data dal fatto che questa procedura è in grado di individuare sia lesioni ancora non visibili clinicamente sia lesioni visibili clinicamente ma dalla dubbia diagnosi.

Il papilloma virus è infatti in grado di creare lesioni cancerose nelle zone dell’ano, della vulva, della vagina e, in questo caso, ovviamente anche del pene.

Perché la peniscopia dunque è così utile? Perché l’infezione da HPV può essere in un primo momento asintomatica e provocare delle lesioni non visibili ad occhio nudo e quindi la peniscopia diventa un mezzo di prevenzione importantissimo per combattere questa malattia, che è tipica dei soggetti sessualmente molto attivi.

L’infezione può manifestarsi in varie forme, gran parte delle quali facilmente rilevabili grazie alla peniscopia, la quale è infatti in grado di rilevare facilmente i principali sintomi dell’HPV ovvero condilomi acuminato neo-genitali, anche conosciute come verruche e papule pigmentate o non pigmentate.

Qualora, malauguratamente, il paziente dovesse presentare delle lesioni con aspetto anomalo o particolarmente preoccupante e che dunque destano il sospetto di tumori è bene sottoporsi successivamente ad altri esami come la biopsia o l’esame istologico.

La peniscopia permette inoltre di fare chiarezza sullo stato di salute dell’organo genitale maschile, differenziando eventualmente l’infezione da HPV da altre malattie come candidosi, balanite, angiocheratomi, scabbia, psioriasi, lichen ecc.

Quando deve essere eseguita una peniscopia ad Arcore?

La peniscopia è un esame clinico che deve essere suggerito o prescritto dal medico curante qualora ci sia il giustificato sospetto di eventuali patologie nell’organo genitale e soprattutto quando il paziente riferisca o presenti alcuni sintomi quali macchie, puntini rossi, prurito bruciore, dolore, difficoltà a ritrarre il prepuzio, dolore nella minzione o nell’eiaculazione e via dicendo.

È bene tenere a mente che alcune scelte e stili di vita aumentano notevolmente il rischio di contrarre l’infezione da HPV o altre malattie del pene.

Tra questi, i principali sono rapporti sessuali non protetti con molteplici partner, scarsa igiene intima, fumare sigarette o altro e avere rapporti sessuali con un partner, fisso o occasionale, che presenta evidenti lesioni nelle zone genitali.

La peniscopia è un esame doloroso?

La peniscopia si effettua tramite l’utilizzo del colposcopio che ha il compito di “prendere” e ingrandire le immagini del pene, sul quale vengono applicate delle garze imbevute di acido acetico al 5%.

Le immagini ottenute dal colposcopio sono sempre molto precise, dettagliate e vengono elaborate sullo schermo di un computer per una diagnosi puntuale e affidabile.

Durante l’esame il pene viene osservato in tutte le sue aree congiuntamente alla zona perimetrale, alla sacca scrotale e alla zona dell’ano.

Si tratta di un esame di diagnostico assolutamente non invasivo, di breve durata, per nulla dolorosa fatta eccezione per piccole sensazioni di bruciore scaturite in seguito all’applicazione del bendaggio a base di acido acetico.

La peniscopia non necessita inoltre di alcun tipo di preparazione specifica; dunque, il paziente potrà semplicemente recarsi all’ambulatorio o allo studio medico segnalato il giorno dell’esame e sottoporsi ad esso senza alcun tipo di problema.

Per avere maggiori informazioni riguardanti questo esame, non esitate a contattare il poliambulatorio Med4You ad Arcore.