Dieta per l’insufficienza renale: in che cosa consiste?

L’insufficienza renale è un’espressione molto conosciuta per fare riferimento ad una condizione organica in cui i reni non sono in grado di adempiere in modo corretto alle proprie funzioni.

Questo problema può presentarsi attraverso due forme principali: l’insufficienza renale cronica e acuta.

Mentre quest’ultima è in qualche modo reversibile, nella sua versione cronica, questo disturbo è irreversibile. I reni, infatti ricoprono molte funzioni tra cui filtrare le sostanze di rifiuto o quelle dannose per l’organismo, convertendo tutto in urina da espellere.

I reni, inoltre, regolano gli equilibri idro-salini e acido-base del sangue oltre a produrre l’eritropoietina e la glicoproteina.

In questi casi si può intervenire preliminarmente con una dieta sviluppata con l’obiettivo di ridurre le complicazioni.

La dieta per insufficienza renale consiste nel cercare di adottare un’alimentazione che stressi i reni e il filtraggio del sangue in modo minore.

Che cos’è l’insufficienza renale?

Se i reni non funzionano a dovere, l’organismo salta dei meccanismi importanti all’interno del suo funzionamento più ampio.

Lo smaltimento delle sostanze di rifiuto, per esempio viene del tutto o in parte compromesso con forti ripercussioni per il soggetto che soffre di insufficienza renale.

In una simile condizione, si va incontro ad un progressivo accumulo delle sostanze dannose che i reni avrebbero dovuto espellere.

Questo porta ad episodi di intossicazione ematica, una condizione estremamente negativa e deteriorante per l’intero sistema. Sono due i parametri più importanti che descrivono l’insufficienza renale: la creatininemia e l’azotemia.

Quest’ultima si riferisce alla concentrazione di azoto non proteico o urea nel sangue. Essendo un prodotto di scarto relativo al metabolismo dei gruppi proteici principali, può essere un valido segnale dell’andamento della condizione.

La creatininemia misura invece la concentrazione di creatinina, anch’esso un prodotto di scarto derivante, questa volta, dalla sintesi della creatina presente nei muscoli.

Il malfunzionamento dei reni porta quindi a squilibri idro-salini e quindi all’accumulo di fluidi in varie parti del corpo. Gli edemi sono visibili maggiormente nelle gambe e nelle caviglie. Lo squilibrio a livello acido-base invece porta all’alterazione degli elettroliti a livello ematico.

Che cibi si possono mangiare?

Per chiarezza, è possibile dividere l’alimentazione di chi soffre di insufficienza renale in tre categorie quali: cibi consentiti, alimenti da evitare e prodotti da consumare con moderazione.

I cibi consentiti sono la pasta, il pane e il riso. Se possibile, preferire il pane toscano in quanto privo di sale.

Gli alimenti aproteici sono da preferire in quanto migliorano la palatabilità della dieta, qui si ritrovano le fette biscottate, i biscotti assieme a proteine animali.

La carne è consentita in tutte le qualità ad eccezione dei tagli più grassi. Meglio scegliere le parti meno venate e più magre, ovviamente in una dieta per insufficienza renale se si tratta di pollo, la pelle dev’essere rimossa.

Il pesce, sia fresco che surgelato è consentito anche qui, evitando le specie più grasse come il salmone. L’unico consiglio riguarda un lavaggio abbondante per rimuovere anche le più piccole particelle di sale presenti all’esterno.

La verdura è consentita sia surgelata che fresca, in merito a carciofi e funghi ci si può concedere qualche piatto ma senza esagerare.

Nei condimenti è suggerito l’utilizzo di olio extravergine di oliva o olio di semi fatto con una sola specie di semi, evitando quindi i semi vari.

Tra i cibi consentiti con moderazione, si fa riferimento in primo luogo l’utilizzo del sale. È buona norma evitarlo o comunque ridurlo al minimo indispensabile.

Si ricorda inoltre che il sale comune non può essere sostituito dai vari sali dietetici in quanto molto ricchi di potassio, in questo modo si aggraverebbe la propria situazione anziché migliorarla.

Il vino può essere assunto con moderazione così come la birra o il caffè. Gli alimenti privi di fosforo come il miele, la marmellata o lo zucchero possono essere assunti saltuariamente.

Gli alimenti da evitare riguardano i dadi per brodo o gli estratti di carne in generale. Seguono poi tutti gli alimenti in salamoia, per ovvie ragioni, come i capperi, le olive o le carni in scatola. La margarina dev’essere abbandonata assieme ad insaccati e formaggi. Il tuorlo d’uovo, i legumi e la frutta secca sono da evitare.

Quali sono i benefici di questa dieta?

I benefici di una simile alimentazione è quello principale di sforzare in misura ridotta l’azione di filtraggio dei reni.

Assumendo minori quantità di sale assieme a cibi poveri di potassio e proteine si può intervenire sul problema dell’insufficienza renale tramite una dieta che necessita in misura minore di essere depurata.

Evitare il sale, il grasso assieme agli alcolici, ad esempio, solleva i reni da un grande sforzo oltreché regalare un’alimentazione più sana ed equilibrata.