La cheratosi è una condizione clinica caratterizzata da un’eccessiva crescita dello strato corneo della pelle.
Ricco di cheratina, questo strato costituisce la parte più esterna dell’epidermide. Esistono diverse tipologie di cheratosi.
Tra quelle più diffuse figurano la cheratosi seborroica, attinica, palmo-plantare, follicolare, faringea e l’ipercheratosi subungueale.
Per una diagnosi rapida e sicura è possibile rivolgersi al centro polidiagnostico Med4you, con sede ad Arcore.
Ma quali sono le caratteristiche e la sintomatologia di ciascuna di queste tipologie di cheratosi? Scopriamolo insieme.
Cheratosi faringea
Questa tipologia di cheratosi è una condizione clinica caratterizzata da una crescita abnorme della cheratina sulla superficie della faringe, l’area posteriore della bocca.
Si manifesta attraverso la comparsa di puntini bianco-giallastri sulla superficie della faringe, che, in alcuni casi, possono coinvolgere anche le tonsille.
La cheratosi faringea può essere motivo di dolore durante la deglutizione. Se pensi di soffrire di cheratosi faringea non esitare a contattare il centro polidiagnostico Med4you ad Arcore.
Cheratosi Palmo-plantare
Tale condizione può essere ereditaria o acquisita, ovvero sviluppata nel corso della vita, di solito a causa di un fattore ambientale.
La cheratosi palmo-plantare consiste in un ispessimento, localizzato o generalizzato, della cute dei palmi delle mani o delle piante dei piedi.
I medici riconoscono l’esistenza di tre tipologie di cheratosi palmo-plantare: quella diffusa, quella focale e quella puntata.
La cheratosi diffusa interessa le piante dei piedi e/o i palmi delle mani in maniera diffusa, con ispessimenti evidenti.
Nella cheratosi focale, invece, le aree più colpite sono quelle esposte a pressione e frizioni.
La cheratosi puntata, infine, comporta la formazione di piccole protuberanze diffuse.
In genere, la cheratosi palmo-plantare acquisita si accompagna ad altre condizioni mediche, quali: eczema, infezioni, psoriasi, disturbi della circolazione.
Questa tipologia di cheratosi viene curata tramite l’applicazione di emollienti, farmaci topici a base di vitamina D e sostanze cheratolitiche.
Ipercheratosi subungueale
Quest’espressione fa riferimento a una deformità dell’unghia, successiva a un accumulo di cheratina in corrispondenza dell’iponichio e/o del letto ungueale.
Il disturbo si manifesta attraverso un ispessimento della lamina ungueale e il suo sollevamento. Tra le possibili complicanze rientrano il distacco dell’unghia e lo sbriciolamento della lamina ungueale. A questa particolare condizione può accompagnarsi la psoriasi ungueale.
Cheratosi Pilare
La cheratosi pilare, o follicolare, è una condizione piuttosto comune, contraddistinta da un accumulo di cheratina a livello dell’apertura cutanea del bulbo pilifero.
Il disturbo causa la comparsa di papule puntiformi, simili a granuli. Nei bambini colpisce soprattutto guance e tempie, mentre negli adulti braccia, cosce e glutei.
Questa condizione tende a scomparire spontaneamente col passare del tempo, ma può essere trattata mediante l’uso di sostanze cheratolitiche come glicole propilenico e urea, saponi abrasivi, acido lattico, lozioni tamponate con isotretinoina, gel contenenti acido salicilico al 5-6%.
La cheratosi pilare non è un problema grave, ma può avere ripercussioni estetiche, soprattutto nel caso della cheratosi pilare rossa atrofizzante e in quella follicolare spinulosa decalvante di Siemens.
Cheratosi Seborroica
La cheratosi seborroica si manifesta attraverso la comparsa di macchioline (o papule) nero-brunastre e leggermente in rilievo.
Le aree più interessate sono le spalle, il torace, la schiena e il volto. Inizialmente, le papule hanno un colore giallastro, quindi diventano più scure.
Possono avere dimensioni diverse, essendo comprese tra il millimetro e il centimetro di spessore.
La presenza di queste papule non provoca dolore. Tra i fattori di rischio della cheratosi seborroica figurano l’età (l’incidenza cresce dopo i 40 anni) e la storia familiare.
Cheratosi Attinica
La cheratosi attinica, o solare, è una condizione caratterizzata dalla presenza di squame eritematose sulla cute.
Queste squame si presentano ruvide al tatto e talvolta di colore giallo o grigiastro, circondate da un alone rosso.
Possono interessare viso, braccia, gambe, mani, dorso e cuoio capelluto, ovvero le parti del corpo maggiormente esposte alla luce del sole.
Questa malattia può essere responsabile di prurito e lesioni simili a verruche. La causa principale del disturbo è l’esposizione prolungata e ripetuta al sole.
Si tratta, quindi, di un fenomeno cumulativo, che tende a manifestarsi a distanza di tempo. Non è un caso se i pazienti con cheratosi attinica sono per lo più anziani.
Tra i fattori di rischio figurano l’età, l’esposizione al sole e/o alle lampade abbronzanti, la pelle e gli occhi chiari, i capelli biondi.
Per avere maggiori informazioni su questo tipo di cheratosi e sul tipo di trattamento ti consigliamo di contattare lo studio Med4You ad Arcore.