Una delle problematiche tanto diffuse al giorno d’oggi tra la popolazione è sicuramente quella degli acufeni. Si tratta di un piccolo disturbo che ogni anno colpisce migliaia di persone ed è attribuibile a diverse cause, la maggior parte delle quali temporanee e non gravi.

In questo articolo andremo ad approfondire quali possono essere tutte quelle problematiche che portano alla formazione di acufeni, nonché piccoli ma fastidiosi sibili che si percepiscono all’interno dell’orecchio.

Acufeni: significato e come accorgersi del problema

L’acufene, anche detto tinniti (al plurale), è la percezione del suono in assenza di un corrispondente stimolo acustico esterno. Con una prevalenza che varia dal 10% al 15%, l’acufene è un disturbo diffuso soprattutto negli anziani ma che può interessare anche i giovani.

Molte persone si abituano al problema, ma l’acufene compromette gravemente la qualità della vita di circa l’1-2% della popolazione. L’acufene è stato tradizionalmente considerato un disturbo otologico, ovvero una patologia dell’orecchio, ma i progressi nei metodi di neuroimaging e lo sviluppo di modelli animali hanno spostato sempre più la prospettiva verso gli aspetti neuronali del problema.

L’acufene può essere:

  • Monolaterale (presentarsi solo da un orecchio);
  • Bilaterale.

Si parla di:

  • Acufeni soggettivi, quando la persona avverte un suono senza esserci uno stimolo acustico reale e può durare per settimane;
  • Acufeni oggettivi, quando il rumore esiste ed è l’esito di suoni generati da strutture contigue all’orecchio.

Quando il problema si presenta, la cosa migliore da fare è consultare tempestivamente un medico che potrà guidarti verso la miglior soluzione per risolvere il problema. Sottovalutare l’acufene non porta alcun vantaggio e può determinare un peggioramento del sintomo nel corso degli anni.

Le principali cause dell’acufene

Esistono diverse cause alle quali possono essere associati gli acufeni. Alcune ragioni note sono:

  • Calo uditivo dovuto a traumi acustici, ovvero una lesione dell’orecchio interno provocata dall’esposizione a rumori intensi e protratti nel tempo. Questa particolare problematica può essere dovuta, in giovane età, all’ascolto prolungato di musica ad alto volume;
  • Infezione all’orecchio o ostruzione del condotto uditivo: i tuoi canali uditivi possono ostruirsi a causa di un accumulo di liquidi (infezione all’orecchio) e cerume. Un blocco di questo tipo può modificare la pressione nell’orecchio, causando l’acufene;
  • Lesioni alla testa o al collo: i traumi alla testa o al collo possono coinvolgere anche l’orecchio interno, i nervi uditivi o le funzioni cerebrali legate all’udito. Tali lesioni di solito causano l’acufene in un solo orecchio. Anche alcuni tumori cerebrali possono causare il fastidioso ronzio nell’orecchio, ma si tratta di casi molto rari;
  • Farmaci: alcune sostanze farmacologiche, tra gli effetti indesiderati presentano proprio gli acufeni. In questo caso il problema è di tipo dose dipendente e diminuisce con la riduzione del dosaggio del farmaco, previo consulto con il medico specialista;
    Tra i farmaci responsabili dell’acufene ricordiamo alcuni antinfiammatori, diuretici e farmaci chemioterapici;
  • Malattia di Meniere: spesso tra i primi segnali della malattia di Maniere ci sono gli acufeni che derivano da problemi pressori dei liquidi presenti normalmente all’interno dell’orecchio. Lo specialista provvederà ad escludere o confermare un eventuale sindrome di Meniere;
  • Abuso di alcool e fumo di sigaretta: tra le cause del fastidioso problema degli acufeni rientra sicuramente il consumo smodato di sigarette e l’abuso di alcolici. L’invecchiamento precoce dei tessuti, infatti, può portare ad un irrigidimento dei muscoli all’interno dell’orecchio a causa del quale si ha la continua sensazione di avere l’orecchio tappato e di avvertire fastidiosi ronzii.

Qualunque sia la causa dei tuoi acufeni è sempre necessario un consulto con un medico specialista che saprà guidarti verso la terapia più idonea, in base alle cause che hanno dato vita al problema e in base al livello di gravità con cui si è manifestato. Lo specialista eseguirà un test dell’acufene per comprendere volume e tonalità del rumore percepito dall’orecchio.

 

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